Convegno del 23 ottobre 2021

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CONVEGNO SCIENTIFICAMENTE ARMONICO PER PERSONE PORTATRICI DI STOMIA E PER PERSONE IN TERAPIA ONCOLOGICA

“Se si cura una malattia si vince o si perde,

ma se si cura una persona si vince sempre,
qualsiasi sia l’esito delle cure!”
dal film Patch Adams
Titolo del Convegno “….sulla via per il benessere”
Presentazione e data approvazione Il direttivo dell’associazione stomizzati approva in data 26/05/2020, la realizzazione del progetto.
Area d’intervento Rivolto alle persone portatrici di stomia, alla loro rete famigliare, amicale, sociale e lavorativa e a tutti i cittadini interessati
Data 23/10/2021
Sede dell’intervento Sheraton Fourpoint, Via Bruno Buozzi, 35, Bolzano



Responsabili del convegno Associazione Stomizzati e Infermiere stomaterapiste
Nelle persone di:
Presidente: Signor Oberhofer Walter
Vicepresidente: Signora Mastropaolo Rita
Tesoriere: Signora Dallabrida Daniela
Segretaria: Signora Mosca Sandra
Infermiera stomaterapista Anselmi Laura
Infermiera stomaterapista Serafini Ellen
Volontari attivi

Associazione Stomizzati
sede Via Marconi 9/2, Bolzano
Telefono: 0471-981423/ 327 4941448
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Informazioni di carattere generale sulla stomia
Il termine "stomia" indica l'abboccamento chirurgico di organo cavo alla cute, consentendo la fuoriuscita all'esterno di materiale organico. Il termine deriva dal greco ed indica "apertura" o "bocca". Vi sono diversi tipi di stomie che prendono il nome dall'organo interessato. Quelle più comuni in chirurgia intestinale sono la "ileostomia" (che collega la parte ileale dell'intestino tenue alla parete addominale) e la "colostomia" (che collega il colon, o intestino crasso, alla parete addominale). In ambito urologico la “urostomia”.

Una stomia può essere temporanea o permanente. Quella temporanea può essere necessaria se il tratto intestinale non può essere adeguatamente preparato per l’intervento chirurgico a causa di una occlusione intestinale dovuta alla malattia stessa o alla formazione di tessuto cicatriziale che restringono il lume intestinale. Una stomia temporanea può anche essere creata per permettere ad una infiammazione o ad un sito chirurgico di guarire senza contaminazione da parte delle feci.

Una stomia permanente può essere richiesta quando la malattia, o il suo trattamento, compromette la normale funzione intestinale, o quando i muscoli che controllano l'evacuazione non funzionano correttamente o devono essere asportati per rimuovere la malattia. Le cause più comuni di queste condizioni sono il cancro rettale basso e la malattia infiammatoria intestinale.

Le condizioni cliniche che rendono necessario il confezionamento chirurgico di una stomia sono molte ed eterogenee. Le principali sono: Rettocolite Ulcerosa, Morbo di Crohn, traumi addominali, infezioni addominali, tumori.

Una stomia può essere confezionata per diversi scopi:

  • Palliativo: ad esempio nei tumori inoperabili.
  • Di necessità: in alcuni tipi di intervento dove bisogna asportare la parte finale dell'intestino.
  • Di protezione: è una stomia temporanea, che viene poi rimossa. Serve a tenere "a riposo" il tratto di intestino a valle della stomia favorendo così i processi di guarigione e di cicatrizzazione delle suture chirurgiche intestinali.

La posizione migliore per una stomia è rappresentata da una porzione piana della parete addominale. Prima di eseguire l’intervento chirurgico per confezionare una stomia, il chirurgo o l'infermiere stoma-terapista individuano la posizione più adatta sulla parete addominale, evitando zone sottopose a pressione della cintura e dove vi siano pieghe della cute. La colostomia è di solito posta a sinistra dell’ombelico e l’ileostomia a destra.

Una volta che la stomia è stata creata, l'infermiere stoma-terapista (un infermiere specializzato nella cura della stomia) intraprende con il paziente un percorso educativo allo scopo di rendere autonoma la persona nel prendersi cura e a gestire il complesso stomale. Il sacchetto che si applica alla stomia è progettato per accogliere il materiale fecale eliminato. È fatto di plastica ed è fissato alla cute con un adesivo. L'adesivo, a sua volta, protegge la pelle mantenendola asciutta, in modo che questa non venga a contatto x con le feci. Il sacchetto è monouso e viene svuotato o cambiato a seconda delle necessità.
Il sistema è abbastanza sicuro, gli "incidenti" non sono comuni, e i sacchetti sono fatti in maniera tale da evitare il propagarsi del cattivo odore all’esterno.

Le evacuazioni (eliminazione delle feci raccolta dell’urina) avvengono naturalmente nel sacchetto. La frequenza e la quantità delle evacuazioni possono variare, a seconda del tipo di stomia, del tipo di dieta e delle abitudini intestinali della persona prima dell'intervento. Talvolta può essere necessario che il paziente modifichi le proprie abitudini alimentari, al fine di controllare la frequenza e la consistenza delle evacuazioni rendendo quindi più facile la gestione della stomia.

Qualità di vita

La persona portatrice di stomia dovrebbe considerare la stessa come un nuovo organo che fa parte del proprio corpo, che deve essere gestito e curato, senza traumi. Quando la gestione è ottimale, la stomia consente una vita sociale e di relazione del tutto normale.
La stomia, inoltre, solitamente non limita l’attività quotidiana e permette anche di svolgere attività fisica. Personaggi pubblici, dello spettacolo, ed anche atleti professionisti hanno stomie che non limitano in modo significativo le loro attività. Tutte le attività abituali, incluso lo sport, possono essere riprese una volta che la guarigione dall’intervento chirurgico è completa.
La maggior parte dei pazienti con stomia possono avere una normale attività sessuale. Molti però si preoccupano delle possibili reazioni del/la partner. Questo cambiamento percepito dell'immagine del proprio corpo può essere superato col tempo e se c’è una buona relazione di coppia.
Possono comparire complicanze della stomia. La maggior parte di esse, come l’irritazione cutanea locale, sono tipicamente delle complicazioni minori e possono essere facilmente risolte. Altre come l'ernia associata alla stomia (ernia parastomale) o il prolasso della stomia (una protrusione dell'intestino) occasionalmente richiedono un intervento chirurgico, se causano sintomi significativi. La perdita o l’aumento di peso possono influenzare la funzione di una stomia.
Vivere con una stomia richiede alcune piccoli cambiamenti nel proprio stile di vita e alcune nozioni da apprendere, ma è possibile continuare a vivere una vita attiva e soddisfacente. Il chirurgo colo-rettale e l'infermiere stoma-terapista forniranno competenza e sostegno per aiutare le persone a vivere meglio con la stomia.

Urostomia

L’urostomia viene confezionata quando è stata asportata la vescica urinaria o un altro tratto delle vie urinarie. L’urina viene raccolta in un sacchetto posto sull’addome, dotato di un dispositivo tipo rubinetto per consentire lo svuotamento del contenuto della sacca, più volte al giorno.

Condotto Ileale
Un condotto ileale è un comune tipo di urostomia. Si rende necessario in caso di rimozione della vescica, dovuta ad una malattia o ad un evento traumatico.
In questo tipo di intervento una porzione dell’intestino tenue viene recisa chirurgicamente, suturata ad una estremità e utilizzata come nuovo raccoglitore per le urine o "vescica". I due ureteri (condotti) che trasportano l'urina dai reni sono quindi collegati a questa nuova vescica la cui parte terminale viene fatta fuoriuscire attraverso la parete addominale, a creare lo stoma.

Ureterocutaneostomia
Nell'ureterocutaneostomia uno o entrambi gli ureteri (condotti urinari) vengono deviati dai reni e abboccati alla parete addominale a formare uno stoma.
Si tratta di un intervento meno comune, spesso praticato come misura temporanea nei pazienti pediatrici.

DATI STATISTICI 2020

PERSONE PORTATRICI DI STOMIA IN ITALIA
PERSONE PORTATRICI DI STOMIA IN ALTO ADIGE
PERSONE PORTATRICI DI STOMIA A BOLZANO

Oltre 75.000

  1. 300


689 (età media 69 anni)

Informazioni di carattere generale sull’Associazione Stomizzati
L'Associazione Stomizzati Provincia Bolzano è un’associazione no profit a favore delle persone portatrici di stomia (Statuto in allegato). Esiste da 30 anni con sede a Bolzano e si impegna per i diritti ed i bisogni degli stomizzati, numerosi nella nostra provincia. L'associazione si è posta come obiettivo anche quello di sensibilizzare la popolazione sul tema.
Questa tematica coinvolge aspetti molto intimi della vita personale per cui negli interventi di assistenza e consulenza si presta grande attenzione al rispetto dell’anonimato. La sede cui ci si può rivolgere si trova a Bolzano. Si offre consulenza telefonica ed assistenza individuale, mediante un team giovane e competente, composto da persone stomizzate.
L’Associazione Stomizzati non offre consulenza medica, ma affronta quelle domande e quelle situazioni che emergono in seguito al trattamento medico. Le consulenze sono basate sull’empatia, sulla competenza e sulla relazione personale. L’associazione è costantemente in contatto con le stomaterapiste dell’Alto Adige, con medici e farmacisti, si mantiene aggiornata e diffonde le informazioni più recenti sui nuovi materiali sanitari, come pure su diritti e agevolazioni di legge. Periodicamente si organizzano, in collaborazione con le stomaterapiste (sono 8 in tutto l’Aldo Adige), incontri rivolti alle persone con stomia, ai loro familiari e a tutti i cittadini interessati. Vengono inoltre organizzate gite ed attività per il tempo libero.

Con questo convegno si vuole far comprendere alle persone portatrici di stomia ed ai pazienti oncologici in genere che la malattia c’è e bisogna stare sempre all’erta, ma esistono delle strategie capaci di migliorare la qualità di vita della persona, che viene intesa come un insieme di diversi elementi che si intrecciano rispettivamente tra di loro e comprendono il benessere fisico, psicologico e sociale in rapporto con lo stato di salute della persona. Sotto sono riportate, nello specifico, le varie attività scelte per la tipologia del paziente stomizzato ed oncologico, il tutto preceduto da relazioni tenute dai Primari dell’Ospedale di Bolzano e non.

1)

Osservazioni

Descrizione

1)
Alcuni fattori fondamentali, come cambiamento nella immagine corporea e autostima, sono comuni a tutte le persone, indipendentemente da cultura, etnia, religione, contesto sociale ecc. Questi fatti risono alla base della sicurezza della persona, della possibilità di raggiungere obiettivi individuali e del poter creare relazioni interpersonali. Nel momento in cui si interviene chirurgicamente sul corpo, come nel caso del confezionamento di stomia, l’individuo può percepire il proprio corpo come sfigurato e alterato e la stomia viene percepita e vissuta come un elemento estraneo.
Questa pratica chirurgica è ancora poco conosciuta, nonostante sia molto diffusa. Le questioni legate all’apparato gastro-intestinale e urinario sono, infatti, considerate socialmente imbarazzanti e questo tabù crea spesso pregiudizi verso la persona stomizzata che, sentendosi discriminata, tende a chiudersi in sé stessa».
A questo scopo viene organizzata una mostra fotografica che cattura in ogni scatto il desiderio, il coraggio e la capacità di ognuno di riprendere in mano la propria vita. La mostra è fortemente centrata sulla persona. Il corpo racconta una storia vissuta tra sofferenze e rinascita.
La mostra è ideata come un percorso attraverso un mondo fatto di immagini e pensieri nella sua totalità. Lo spettatore può così iniziare a conoscere il mondo della stomia non solo guardando le foto ma attraverso il pensiero più intimo e profondo delle persone che la vivono.
Il progetto fotografico, denominato “Luci ed ombre, storie di vita vissuta” è finalizzato a informare e sensibilizzare la cittadinanza rispetto alla persona stomizzata ed il suo universo, trasmettendo un messaggio di speranza e di ottimismo.
Il messaggio che si vuole dare è che, non è la stomia che limita il fluire della vita, ma come la persona stessa si rapporta ad essa (superamento del trauma ed adattamento, ovvero, gestione del complesso stomale e gestione degli effluenti.

1)
Le foto rivelano esseri umani che, superando qualsiasi ostacolo, hanno deciso di raccontare le proprie esperienze a persone di tutte le età, a chi conduce la sua vita con un sacchetto, a chi è non lo ha più, ai famigliari e agli amici di persone portatrici di stomia, ma anche a chi di stomia non ha mai sentito parlare. Saranno esposte 12 foto della grandezza di 70x50cm, che ritraggono 12 volontari, uomini e donne, che mostrano la loro stomia e le cicatrici ad essa correlate. La fotografia nella vita contemporanea, oltre ad essere un’arte, un registratore di ricordi, uno strumento atto all’informazione (come possono essere, ad esempio, i reportage), può essere considerata un modo di esprimere i sentimenti di un determinato istante, di un momento ben preciso.

2)
Talvolta le persone portatrici di stomia devono sottoporsi a chemioterapia, nel caso in cui siano affette da un tumore. Tale terapia può causare, spesso ma non sempre, perdita dei capelli (alopecia). Dipende dal tipo di farmaco utilizzato e sarà il medico a dire se si potrà verificare o meno. Quando compare, il capello può diventare più sottile o cadere del tutto. Di solito i capelli ricrescono al termine del trattamento, talvolta con un colore o una struttura diversi (sono opachi, secchi…)
La perdita dei peli può verificarsi su tutte le parti del corpo: testa, viso, braccia, gambe, ascelle e pube.
Di solito la perdita non avviene immediatamente ma solo dopo alcuni trattamenti. I capelli possono cadere gradualmente o a ciocche. È un effetto collaterale della chemioterapia spesso difficile da accettare. Si prova rabbia depressione, frustrazione, tristezza…
2)

Parrucche e cure oncologiche
Partecipazione da parte di una ditta specializzata, con uno stand per far conoscere alle persone l’arte della lavorazione delle parrucche con i diversi materiali utilizzati e un’esposizione di parrucche già pronte da poter toccare con mano.

3)

Estetista oncologica.
Si tratta di una professionista competente e preparata riguardo ai problemi di natura estetica legati alla malattia oncologica che la persona si trova ad affrontare ogni giorno. Nel suo lavoro collabora strettamente con il medico oncologo. È una figura di riferimento importantissima perché può fornire consigli, suggerimenti e indicazioni pratiche che potranno essere di supporto sia alla persona stessa sia ai suoi familiari o agli altri caregiver. Le terapie contro i tumori sono spesso aggressive e il corpo subisce cambiamenti che a volte possono sembrare difficili da gestire: perdita dei capelli, pelle più sensibile, secca, prurito, alterazioni del colorito, alterazioni ungueali…
3)
L’estetista oncologica può aiutare il/la paziente a gestire il proprio corpo in trasformazione, grazie a suggerimenti e a prodotti cosmetici adatti e a presidi come parrucche, foulard, creme, fondotinta e altro ancora.

4)

Promuovere il benessere fisico e psicologico con l’Aikido

L’obiettivo è migliorare il proprio benessere fisico e psicologico, imparando a vivere il momento presente e riducendo lo stress.
Le diverse tecniche infatti aiutano a potenziare il sistema cognitivo (attenzione, concentrazione, memoria), la coordinazione mente-corpo, per regolare le emozioni, migliorare le relazioni interpersonali e l’autostima. 4)
Verrà fatta una breve dimostrazione per illustrare un corso che recentemente un gruppo di persone portatrici di stomia, loro famigliari e stomaterapiste hanno frequentato.
Durante il corso i partecipanti hanno potuto apprendere tecniche di meditazione dinamica, respirazione e concentrazione proprie dell’Aikido.
Il corso prevedeva un allenamento fisico leggero, esercizi di respirazione, tecniche a mani nude e con “armi” di legno (coltello, bastone e spada) per allenare non solo il corpo ma anche la mente.
Questo tipo di preparazione era utile ai Samurai per affrontare i nemici ma lo è anche al giorno d’oggi, come dimostrato da numerosi studi scientifici, per affrontare “nemici” quali malattia, conflitti ed imprevisti

5)
Un colon gigante, gonfiabile e percorribile, per parlare di prevenzione del tumore del colon retto. Perché parlare di prevenzione?
Il tumore del colon retto, con una mortalità di circa 20.000 decessi l’anno, rappresenta la seconda causa di morte per neoplasia in Italia, dopo il tumore del polmone nell’uomo e quello della mammella nella donna. Insorge di solito dopo i 40 anni, con uguale frequenza nell’uomo e nella donna.
5)
All’interno del Colon sono state riprodotte le principali patologie: polipi peduncolati e piatti, tumori, diverticoli, malattie infiammatorie, emorroidi. Durante il percorso, le persone vengono accompagnate da un medico e dalla stomaterapista che chiarisce i concetti fondamentali delle malattie del colon e, soprattutto, il valore della prevenzione primaria e secondaria per prevenire, diagnosticare e trattare in tempo utile i polipi ed il cancro colo rettale.
6)
Aromaterapia
L'aromaterapia fa parte della fitoterapia ed è una cura complementare olistica e naturale che può essere utilmente affiancata alle cure ufficiali sia infermieristiche, sia mediche.
E' orientata verso i bisogni e la salute dell'assistito in senso di totalità cioè una visione olistica della persona.
Per aromaterapia si intende l’applicazione di oli essenziali naturali al 100% genuini - puri, cioè essenze ricavate da piante selvatiche, o coltivate con i metodi dell'agricoltura biologica e biodinamica, da oli vegetali, da idrolati e da miscele tra essi. Possiamo parlare di aromaterapia quando gli oli essenziali in combinazione con vettori cioè con emulsionanti sono applicati sulla cute oppure quando gli oli essenziali agiscono attraverso diffusione ambientale.
L'utilizzo e l'effetto degli oli essenziali avvengono attraverso l'olfatto, la cute o la mucosa.

L'obiettivo dell'aromaterapia è l’utilizzo corretto e sicuro nell'applicazione di oli essenziali nella cura della pelle, della prevenzione, della tutela dello stato di benessere e per sostegno nell'accompagnare il nostro assistito nella malattia.

Solo in collaborazione con il medico, terapeuta o un naturopata specializzato sull’ambito dell’aromaterapia si lavora anche a cute lesa, e con l’assunzione delle essenze naturali per via orale o tramite le mucosa.

Cos’è un’essenza naturale 100% genuina?
Essenze naturali sono sostanze ricavate da piante selvatiche, pezzi di piante (radici, foglie, rami, fiori o frutti), coltivate con i metodi dell'agricoltura biologica e biodinamica.
A parte qualche singola eccezione le essenze naturali vanno sempre applicate diluite, mai puri sulla pelle!!
Le essenze agiscono sul nostro sistema vegetativo e sul sistema nervoso centrale, essendo assorbiti tramite la cute o l’olfatto e prendono integralmente modo del nostro essere. Hanno un effetto sia per la psiche, che per il fisico. 6)

L’esperta di aromaterapia spiegherà che esistono varie essenze naturali al 100% genuine per ogni tipologia di emozione, come ansia, paura, tristezza, collera e molte altre ancora. Per problemi vari sia psichici che fisici.
L’esperta farà scoprire a chiunque sia interessato il mondo delle essenze naturali, degli olii vegetali, idrolati e da miscele tra essi e come poterli utilizzare al meglio.
7)
Fisioterapia
Consigli e informazioni utili per ritornare a praticare attività fisica dopo l'intervento.
Molte persone evitano o limitano l’attività fisica per timore di farsi male. In realtà, praticare attività fisica comporta molteplici benefici: fa bene in generale al sistema cardiocircolatorio, polmonare, al metabolismo e all’umore.
Ci sono inoltre movimenti adatti ad aiutare a rinforzare i muscoli addominali dopo l'intervento, sempre tenendo presente le proprie condizioni cliniche e fisiche.
7)
Fisioterapia
La presenza del fisioterapista offre alle persone interessate supporto alla persona nel percorso di riabilitazione e per ritornare il prima possibile alle attività quotidiane.
La fisioterapia aiuta a ritrovare fiducia in sé stessi e a promuovere il benessere dopo l’intervento di stomia.
La fisioterapia insegna i movimenti utili per la coordinazione ed equilibrio, ed a rafforzare e tonificare i muscoli addominali dopo l’intervento.
Inoltre, ridurre il rischio di sviluppare un’ernia parastomale rafforzando i muscoli
addominali.

2)
Descrizione Eventi
Il convegno sarà così articolato:
1) Moderatore Presidente Onorario dr. Federico Martin
2) Relazioni a tema svolte da:

  • Primario Dr. Antonio Frena dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Bolzano
  • Primario Univ. Prof: Armin Pycha
  • Dr. Franco Perino dermatologo e psicoterapeuta, esperto in Aikido
  • Volontario/a che parlerà del corso di aikido
  • Dr.ssa Ambra Carolina Redaelli, medico al servizio della qualificazione estetica, Direttore di R/S di Dermophisiologique
  • Emma Martinelli, estetista certificata APEO
  • Specialista della parrucca
  • Aromaterapia, Figl Renate


3) Tour all’interno di un intestino gigante gonfiabile con guida per le spiegazioni delle varie strutture presenti sulle pareti intestinali (fisiologiche o di altra natura).
4) Mostra fotografica accompagnata dalla Counsellor signora Anselmi Laura.
5) Breve dimostrazione sul corso “Promuovere il benessere fisico e psicologico con l’Aikido”, frequentato da alcune persone portatrici di stomia, famigliari e stomaterapiste.
6) Fisioterapia: Consigli e informazioni utili per ritornare a praticare attività fisica dopo l'intervento
7) Esposizione e specifiche, da parte delle ditte fornitrici, dei vari presidi in commercio, delle loro caratteristiche e delle migliorie apportate negli anni.
8) Esposizione e specifiche, da parte della ditta produttrice di parrucche.
9) Esposizione e specifiche, da parte di ditte produttrici di biancheria intima e non, specifica per persone portatrici di stomia
10) Musicista/cantante che allieterà il pomeriggio con sottofondo di musica rilassante.

3)
Azione per la mostra fotografica

  • Sono state individuate 12 persone portatrici di stomia che volontariamente si sono rese disponibili a posare per le foto.
  • Progetto sottoposto ad uno studio fotografico per verificare la fattibilità nonché la richiesta di un preventivo.
  • Ricerca di sponsor per finanziare il progetto
  • Ricerca di una sala per allestire mostra fotografica
  • Accordi tra fotografa e partecipanti al progetto sulla sede e sulla modalità di esposizione fotografica
  • Appuntamento individuale per la realizzazione delle foto
  • Scelta delle singole foto per la mostra
  • Invio al grafico per completare le immagini
  • Allestimento mostra presso la Sala Riunioni dell’Ospedale di Bolzano
  • Eventuale trasferimento della mostra in una galleria d’arte in centro città.


Azione per relazioni degli specialisti

  • Ricerca specialisti del settore
  • Riunione individuale con specialisti
  • Presentazione del progetto
  • Accordi per il contenuto della singola relazione


Azione per proposta di partecipazione ditte presidi

  • Richiesta via e-mail e contatto telefonico alle singole ditte fornitrici di presidi per stomia

Azione per proposta di estetica APEO

  • Contatto telefonico
  • Riunione
  • Approfondimento consulenza allo stand


Azione per proposta di partecipazione ditta abbigliamento

  • Richiesta via e-mail e contatto telefonico per disponibilità

Azione per proposta di partecipazione fisioterapista

  • Contatto personale con lo specialista
  • Riunione
  • Approfondimento degli esercizi proposti


Azione per partecipazione professionista Aikido

  • Contatto personale con lo specialista
  • Riunione
  • Approfondimento degli esercizi proposti


Azione per l’acquisto del colon gigante gonfiabile

  • Ricerca in rete della ditta che vende il colon
  • Contatto per apportare modifiche
  • Contatto per l’acquisto


Azione per pubblicita’ autobus

  • Ricerca in rete della ditta specializzata
  • Contatto per preventivo

4)
Finalità:
Diffondere il valore della prevenzione primaria e secondaria per prevenire, diagnosticare e trattare in tempo utile i polipi ed il cancro colo rettale. Sensibilizzare la popolazione rispetto alla persona stomizzata ed al suo mondo attraverso una mostra fotografica che cattura in ogni scatto il desiderio, il coraggio e la capacità di ognuno di riprendere in mano la propria vita. Divulgare un messaggio di speranza e di ottimismo, offrendo la possibilità di conoscere tecniche di rilassamento attraverso l’Aikido, insegnare i movimenti utili per la coordinazione ed equilibrio, e rafforzare/tonificare i muscoli addominali dopo l’intervento. Inoltre, con l’aiuto dell’aromaterapia apprendere che esistono oli essenziali specifici per ogni tipologia di emozione, come ansia, paura, tristezza, collera e molte altre ancora. L’estetista oncologica può aiutare il/la paziente a gestire il proprio corpo in trasformazione, grazie a suggerimenti e a prodotti cosmetici adatti e a presidi come parrucche, foulard, creme, fondotinta e altro ancora.
L’intento è quello di trasmettere, che, non è la stomia a limitare il fluire della vita, ma come la persona stessa si rapporta ad essa (superamento del trauma ed adattamento, ovvero, gestione del complesso stomale, gestione degli effluenti. La qualità di vita della persona portatrice di stomia e oncologica deve diventare una priorità.
5)
Obiettivi
Valorizzare la persona portatrice di stomia, incoraggiandola a non perdere l’autostima e a non sentirsi esclusa ma anche garantirgli una buona, se non ottima, qualità di vita. Aiutarla nell’affrontare il proprio percorso di vita con fiducia nelle proprie possibilità e con ottimismo verso una nuova fase della esistenza. La qualità di vita del paziente stomizzato deve essere intesa come un insieme di diversi elementi che si intrecciano rispettivamente tra di loro e comprendono il benessere fisico, psicologico e sociale in rapporto con lo stato di salute della persona. Molte sono le sfere interpersonali che possono influenzare la qualità di vita di questi pazienti, che vedendo modificare inevitabilmente il loro corpo vanno incontro ad alterazione della percezione di sé, a riduzione dell’autostima, a problemi relazionali e sessuali.
Riconoscere che la persona portatrice di stomia ha una vita sociale, affettiva, amicale, lavorativa del tutto normale vedi personaggi famosi del passato (Napoleone, Eisenauer, regina Elisabetta 1°, Fred Astaire, papa Wojtyla) e del presente (modelle, rapper, culturisti).

6)
Destinatari dell’iniziativa
Diretti Indiretti
Persona portatrice di stomia x
Persona ex portatrice di stomia x
Rete famigliare x
Rete amicale x
Rete sociale/lavorativa x
Persone in terapia oncologica x
Cittadini in genere x

11)
Risorse professionali
Necessarie Disponibili
Il direttivo dell’Associazione Stomizzati Al completo
Portatori stomia volontari per foto 12 volontari
Le stomaterapiste dell’ospedale di Bolzano Al completo
Fotografa Signora Cristina Alberti
Grafico Signor Stefano Ferragina
Medico dermatologo e psicoterapeuta Dr. Franco Perino, (ex vice primario di Dermatologia presso l’Ospedale di Bolzano)
Medico Chirurgo Dr. Antonio Frena Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale e Pediatrica
Medico Chirurgo Dr. Federico Martin (già primario della Chirurgia presso l’Ospedale di Bolzano)
Medico Urologo Dr. Armin Pycha (primario Urologia Ospedale di Bolzano)
Medico “APEO” Dr.ssa Ambra Carolina Redaelli
Estetista APEO Emma Martinelli
Fisioterapista Daniel Salmaso
Ditta Abbigliamento Glicoitaly
Aromaterapia Renate Figl
Professionista parrucche Susanna Baron – Silke Urlandt (Desiro)
Accompagnatore counsellor Laura Anselmi
Ditte fornitrici Braun, Coloplast, Convatec, Dansac, Hollister,
Musicista Bonfrisco Elena

12)
Invito alle autorità Sindaco
Vescovo
Presidente della provincia autonoma di Bolzano
Assessore provinciale alla sanità
Assessore Comunale della sanità
Direttore generale ospedale Dott. Florian Zerzer
Direttore medico ospedale dr.ssa
Dott.ssa Marianne Siller - Direttrice Tecnico-assistenziale
Dirigente infermieristico Dr. Marco Rubini
Presidente delle associazioni ONLUS dr. Seitz
Presidente FAIS
Presidente AIOSS
Ditta Waldner
Media
Coordinatori e primari dell’ospedale di Bolzano
Coordinatore e primario cure complementari di Merano
Presidenti associazioni regionali
Presidenti associazioni stomizzati Italiani

PROGRAMMA 23/10/2021

PROGRAMMA MATTINA

Dr Martin (moderatore) Benvenuto alle autorità

  1. 00 –9.15


Presidente Associazione
Oberhofer Walter
Benvenuto ai presenti e ringraziamento ai donatori privati e ditte

  1. 15– 9.30


Vicepresidente Associazione
Rita Mastropaolo
Articolazione della giornata

  1. 30 –9.45


Dr. Frena Antonio Prevenzione del tumore del colon/ retto.
Funzione intestino pre- e post- patologia 9.45 –10.05
Dr. Pycha Armin Fascino, sensualità e stomia 10.05–10.20
Dr.ssa Ambra Carolina Redaelli
Oncologia e benessere 10.20–11.00
Emma Martinelli Estetista APEO 11.00–11.10

PAUSA
PAUSA

  1. 10-11.40

Figl Renate
Aromaterapia

  1. 40 – 12.00

Dr. Perino
Partecipante al corso di Aikido

“Promuovere il benessere fisico e psichico con l’Aikido.”
Una esperienza a Bolzano

  1. 00-12.30

Tutti sul palco

DISCUSSIONE

  1. 30-12.45

PAUSA PRANZO

Pranzo

  1. 45–14.00

PROGRAMMA POMERIGGIO dalle 14.00 alle 18.00

Si tratta di un percorso emozionale del benessere dove il visitatore può apprendere informazioni sui tanti argomenti offerti dai vari professionisti che daranno, attraverso i propri stand, l’opportunità di partecipazione attiva.
Si vuole dare la possibilità ad ognuno di poter ritrovare sé stesso, dimenticando per un po’ la malattia ed il logorio del susseguirsi delle giornate, facendosi avvolgere dai profumi dell’aromaterapia, facendosi viziare dal massaggio rilassante delle mani e da un nuovo look del truccatore, imparando tecniche di rilassamento attraverso l’Aikido ed esercizi per tonificare l’addome, con l’aiuto del fisioterapista, e tanto altro ancora.
Si propone, quindi, la possibilità di farsi coccolare con l’obiettivo di migliorare la qualità della propria vita.

1) Prevenzione patologie intestinali, un viaggio di quattro metri nel colon gigante,
2) Movimento e rilassamento con tecniche di Aikido ed esercizi fisioterapici
3) Cura del corpo partecipando attivamente agli stand del benessere (estetista, aromaterapia, parrucche, ecc.)
4) Mostra fotografica Il messaggio che si vuole dare è che, non è la stomia che limita il fluire della vita, ma come la persona stessa si rapporta ad essa
5) Naturalezza e praticità nell’abbigliamento e nell’utilizzo dei sacchetti, informazioni nei diversi stand.